Teoria e pratica hanno sicuramente dimostrato che "i frammenti fonetici uditi" con l’impianto cocleare sono sufficienti per ri-conoscere il materiale linguistico conosciuto, ma è ancora tutto da verificare se tali "frammenti" siano sufficienti o più efficienti di quanto offerto dalla protesi acustica ai fini della "promozione" dello sviluppo cognitivo e linguistico del sordo profondo prelinguale. Questo lavoro sembra giustificare una riflessione a 360° sulle possibilità e i limiti dell’impianto cocleare, sulla necessità di stabilire quando, come, perché e per chi è indicato l’impianto cocleare alla luce di valide statistiche basate su chiare e documentate evidenze scientifiche.